I nottambuli devono modificare il proprio “orologio” interno.

11 Giugno 2019 alle 17:58 · · 0 commenti

I nottambuli devono modificare il proprio “orologio” interno.

Per incrementare il benessere mentale e prevenire danni al cervello.

Un semplice cambiamento del proprio stile di vita aiuta a ripristinare l’orologio circadiano contribuendo a migliorare la salute fisica e mentale di coloro che non si addormentano facilmente.

Una nuova ricerca internazionale dell’ Università di Birmingham ha dimostrato che, in un periodo di sole tre settimane, si può spostare il ritmo circadiano del “sonnambulismo” usando interventi non farmacologici e pratici.

Lo studio pubblicato in Sleep Medicine , dimostra come i partecipanti agli esperimenti della ricerca siano stati in grado di anticipare i tempi di sonno/veglia senza avere nessuna diminuzione delle ore di sonno. Inoltre i partecipanti, per la durata della sperimentazione, hanno notato minore stress, minori sensazioni legate alla depressione e diminuita la sonnolenza diurna.

“I risultati della ricerca evidenziano la capacità di un semplice intervento non farmacologico su stadi avanzati di sonnambulismo, per ridurre gli effetti negativi sulla salute mentale e sonnolenza, nonché migliorare le prestazione nel mondo reale”

ha detto la ricercatrice Dr Elise Facer dell’Istituto di Turner Institute for Brain and Mental Health della Monash University.

Chi soffre di sonnambulismo?

I nottambuli sono individui il cui orologio del corpo interno detta tempi di sonno e veglia più tardivi del solito – in questo studio i partecipanti e in genere tutti i sonnambuli – hanno un orario di riposo medio alle 2:30 e un orario di sveglia alle 10,15.

Disturbi dell sistema sonno / veglia sono collegati, evidentemente, a una varietà di problemi di salute, tra cui sbalzi d’umore, aumento della morbilità e dei tassi di mortalità e declino nelle prestazioni cognitive e fisiche.

Avere un ritmo del sonno tardivo ti mette in contrasto con i normali giorni sociali, tali contrasti possono portare a una serie di effetti negativi – dalla sonnolenza diurna a un ridotto benessere mentale.

dice il co-autore dello studio Andrew Bagshaw dell’Università di Birmingham.

Volevamo vedere se c’erano cose semplici che le persone potevano fare a casa per risolvere questo problema. E li abbiamo trovati, consentendo alle persone di dormire e svegliarsi circa due ore prima rispetto a prima. La parte più interessante dello studio è che è stato possibile associare un regolare ritmo sonno/sveglia a miglioramenti della salute mentale e alla sonnolenza percepita. Un risultato molto positivo per i sonnambuli. Ora dobbiamo capire in che modo i modelli abituali del sonno sono correlati al cervello, come questo si collega al benessere mentale e se gli interventi portano a cambiamenti a lungo termine.

Cosa fare se si è “sonnambuli”?

Ai 22 partecipanti all’esperimento è stato chiesto di fare un semplice cambiamento nel loro stile di vita:

  • Svegliarsi 2-3 ore prima del solito e sfruttare al massimo la luce di Dio durante la mattinata;
  • andare a letto 2-3 ore prima del solito e limitare l’esposizione alla luce la sera – soprattutto quella artificiale;
  • mantenere i ritmi di sonno/veglia fissi sia nei giorni di lavoro, ma anche nei giorni liberi;
  • fare colazione il prima possibile dopo essersi svegliati, pranzare ogni giorno alla stessa ora e non cenare dopo le 19:00.

I risultati hanno evidenziato un aumento delle prestazioni cognitive (tempo di reazione) e fisiche (forza e resistenza nelle attività quotidiane) durante la mattinata, quando la stanchezza è spesso molto alta nei “nottambuli”, nonché un cambiamento nei tempi di picco delle prestazioni dalla sera a pomeriggio. E’ aumentato, anche, il numero delle colazioni è stata consumate e un migliore benessere mentale, una diminuzione delle sensazioni di stress e depressione.

Stabilire una routine semplice può aiutare i nottambuli a regolare i loro orologi biologici e migliorare la loro salute fisica e mentale complessiva. Insufficienti livelli di sonno e disallineamento circadiano possono disturbare molti processi corporei, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari, cancro e diabete.

I “nottambuli”, rispetto ai “mattinieri” tendono ad essere più suscettibili nella nostra società a causa del dover adattare orari di lavoro/scuola che non sono sincronizzati con le loro abitudini. Riconoscendo questi limiti e avere strumenti per migliorare, si può vivere più serenamente in una società che ci mette costantemente sotto pressione per ottenere produttività e prestazioni ottimali.

Un semplice cambiamento dello stile di vita dei “nottambuli” migliora le prestazioni al mattino, migliorano le abitudini alimentari e diminuiscono la depressione e lo stress.

Fonte: Resetting the late timing of ‘night owls’ has a positive impact on mental health and performance

Categorie: News

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