Alzheimer precoce: 5 segni da riconoscere e affrontare

31 Gennaio 2020 alle 08:22 · · 0 commenti

Alzheimer precoce: 5 segni da riconoscere e affrontare

La malattia di Alzheimer precoce inizia ad apparire tra i 45 e i 64 anni. Per coloro che sono preoccupati da un esordio precoce del morbo, E’ consigliato parlarne se si nota qualcosa che non va: se vedi qualcosa che non va con i tuoi cari consulta un medico. E, insisti! Molti medici, infatti; non sono appositamente formati per individuare i primi segni del morbo di Alzheimer.

Ecco alcuni dei principali sintomi dell’Alzheimer a esordio precoce da tenere in considerazione se qualcosa non va nella tua salute cognitiva o di quella di una persona cara in giovane età.

1. I sintomi appaiono prima dei 60 anni.

Il segnale più distintivo della malattia di Alzheimer precoce è il momento in cui i sintomi compaiono per la prima volta. La forma più comune di Alzheimer, l’Alzheimer a esordio “senile” , in genere inizia a mostrare segni quando una persona ha 60 anni o più.

Invece, l’Alzheimer precoce può iniziare ad avere effetti già dai 30 e 40 anni. In genere, viene diagnosticato l’Alzheimer “giovanile” ai 40 o 50 anni.

2. Dimenticanza e perdita di memoria.

Mentre dimenticare dove hai messo le chiavi della tua auto può accadere a chiunque ed a qualsiasi età – e forse un po’ di più in età avanzata – l’oblio persistente o la perdita di memoria è in genere un segnale di allarme. Le persone affette da Alzheimer “giovanile”, iniziano ad avere vuoti anomali e cronici nella memoria già dai 30 o 40 anni.

Se ti è capitato di non sapere dove ti trovi e/o come ci sei arrivato; se fatichi a trovare le parole giuste quando parli o dimentichi costantemente ciò che il tuo amico/ moglie o marito ti ha chiesto di fare, anche se ti senti troppo giovane per avere l’Alzheimer, questi potrebbero essere alcuni sintomi di declino precoce della memoria.

3. Attenzione e disturbi del linguaggio.

L’Alzheimer precoce è caratterizzato dalla difficoltà di memorizzare e ricordare, ma gli eventi che danno maggiore preoccupazione sono molto più ampi. In effetti, gli esperti affermano che la perdita di memoria, che è strettamente associata all’Alzheimer, potrebbe effettivamente essere un sintomo meno importante nelle persone con Alzheimer precoce. Infatti, le persone con Alzheimer “giovanile” spesso si lamentano delle difficoltà a trovare le parole quando dialogano. Sperimentano problemi di attenzione e di orientamento, nonché problemi nel fare un semplice calcolo.

Nel complesso, i pazienti con malattia di Alzheimer precoce, rispetto ai pazienti con malattia di Alzheimer a esordio senile, conseguono punteggi migliori sui test della memoria e memoria semantica, ma peggiori sui test dell’attenzione, linguaggio, funzioni esecutive, prassi motoria e capacità spaziali

fonte: ricerca del Dr. Mario Mendez.

4. Cambiamenti di personalità e sbalzi di umore.

Il proprio caro potrebbe mostrare cambiamenti di personalità e sbalzi di umore. Potresti notare in tua moglie/ marito, mamma/papà o nonna/o che ha un’attività instancabile, improvvisamente lamentarsi di essere stanca/o tutto il tempo e di non essere in grado di destreggiarsi più di quanto aveva fatto abitualmente.

5. Abbandonare il lavoro e la vita sociale.

Le persone con Alzheimer precoce, che una volta erano industriose e concentrate nei loro lavori difficili, iniziano ad avere un calo di concentrazione, motivazione o produttività mai avuti prima. Potrebbero anche trovarsi a isolarsi dalla famiglia, dagli amici, dai colleghi o dagli hobby ai quali prima era molto legato.

Affrontare i sintomi dell’Alzheimer precoce.

Fortunatamente, ci sono delle modalità per iniziare a trattare i sintomi di Alzheimer precoce una volta che è stato diagnosticato, e per affrontare la malattia.

I familiari, innanzi tutto, devono sostenere il proprio caro/a se manifesta questi sintomi in età giovanile, nel senso che bisogna credergli quando si lamenta che c’è qualcosa che non va, non sottovalutare le sue preoccupazioni, ma approfondire la questione. Questo perché, se non lo fa il familiare, i medici di base spesso non avendo una formazione specializzata, possono non comprendere i primi sintomi della demenza e in genere trascorrono poco tempo con i loro pazienti da poter notare i primi segnali.

È molto importante approfondire le problematiche perché altre malattie curabili causano sintomi simili alla demenza. Il deficit dell’attenzione non curato, spesso, può sembrare una demenza precoce. In altri casi, sia problemi gastrointestinali che le reazioni negative ad alcuni farmaci, possono avere sintomi simili ad una demenza precoce.

Chiedi al tuo dottore.

Il primo passo è verificare con il proprio medico e chiedere un test di memoria o un test delle funzioni cognitive. Una volta che tu o la persona siete stati valutati, il medico di base dovrebbe rivolgersi a uno specialista in demenza per eseguire ulteriori test e, in definitiva, arrivare a una diagnosi.

Un motivo fondamentale per affrontare i primi segni di demenza precoce è il fatto che gli esperti affermano che i cambiamenti nello stile di vita – dieta, esercizio fisico e altre fasi – aiutano a ritardare l’insorgenza della demenza completa.

In una recente ricerca, gli scienziati hanno scoperto che un piano di prevenzione personalizzato, che tiene conto del sonno, dell’esercizio fisico, della dieta, degli integratori e della socializzazione, migliora la salute del cervello.

Per chi ha ricevuto una diagnosi di Alzheimer precoce, non tutto è perduto: parla con uno specialista per avere un piano sanitario personalizzato che ti aiuti ad affrontare i sintomi e prenditi cura della tua salute del cervello per vivere la vita al massimo.

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