Quello che i caregivers e gli Alzheimer desiderano di più: dormire.

28 Febbraio 2020 alle 08:17 · · 0 commenti

Quello che i caregivers e gli Alzheimer desiderano di più: dormire.

Dormire è quello che i caregivers e i malati di alzheimer desiderano di più. La maggior parte dei pazienti affetti da demenza sperimenta un cambiamento del ciclo sonno/veglia. Il quale influisce sulla loro vita quotidiana e del familiare. Medici e scienziati sono d’accordo nell’affermare che i ritmi circadiani alterati compaiono anni prima dell’insorgere dell’Alzheimer.

I Pazienti che dormono durante il giorno frugano dappertutto e camminano durante la notte e tendono ad aumentare e/o a manifestare l’aggressività. Per trovare una soluzione e aiutare sia il paziente, sia il familiare, gli scienziati si sono posti il problema. Se impostare e personalizzare le condizioni di illuminazione potesse segnalare al cervello che è ora di dormire. Quindi, hanno applicato diverse condizioni di luce a 43 pazienti dementi concludendo che l’illuminazione personalizzata riduce significativamente i disturbi del sonno, la depressione e l’agitazione.

Se la luce/stimolo è dosata con cura, ha un forte impatto sul sonno, sulla depressione e agitazione e rimedia a quello che i caregivers e gli alzheimer desiderano di più.

ha affermato la direttrice dello studio condotto Mariana Figueiro, Ph.D., professoressa presso il Lighting Research Center del Rensselaer Polytechnic Institute di Troy, New York.

Inoltre, sono rimasta davvero colpita dell’impatto positivo dei “dosaggi di luce” sulla depressione, cosa che non era tra i principali obiettivi della ricerca.

L’esperimento consisteva nell’aggiunta di luci nei luoghi in cui i pazienti trascorrevano la maggior parte del loro tempo, accendendole durante le ore di veglia e spegnendo alle 18:00. Ogni paziente, poi, indossava un dispositivo che misurava la quantità di esposizione alla luce ricevuta.

La dott.ssa Figueiro ha sostituito la luce a incandescenza esistente nella struttura con una più ambientale: un po ‘come imitare una stanza piena di luce naturale. La luce che usavano era 10 volte più luminosa di quella che ha una normale casa, insieme a un pannello luminoso speciale per ogni letto. Le luci utilizzate erano di una luce più bluastra-bianca intorno ai 4000 K (candele).

Se dorme il paziente, può dormire il caregiver.

L’illuminazione personalizzata aumenta il sonno e migliora l’umore dei pazienti con Alzheimer e, poiché il sonno del paziente influisce sul sonno del caregiver, impostare in maniera adeguata le luci migliora la vita ai caregiver. Circa il 70 percento dei pazienti malati l’Alzheimer vive a casa con un caregiver. I ricercatori sperano che la loro scoperta possa fornire un sollievo sintomatico e provvedere a quello che i caregivers e gli alzheimer desiderano di più: dormire.

Fonte: https://www.sleepmeeting.org/abstract-supplements/

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